I prezzi del petrolio greggio in apertura di settimana sono diminuiti, nonostante l’OPEC+ abbia confermato l’impegno a mantenere i tagli alla produzione della materia prima per altri nove mesi: la produzione combinata si riduce dunque di 1,2 milioni di barili/giorno rispetto a quanto precedentemente previsto, con i Paesi membri del Cartello che si impegnano a ridurre di circa 0,8 mb/g la produzione, e i paesi non OPEC che invece si impegnano a contrarre la produzione per circa 0,4 mb/g. La prossima riunione del comitato di monitoraggio si terrà a settembre ad Abu Dhabi, mentre la prossima riunione ordinaria dell’OPEC si terrà il 5 dicembre a Vienna.
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Sui prezzi del greggio pesa la produzione statunitense
Nella giornata di ieri i prezzi del petrolio greggio hanno poi compiuto una positiva inversione, aumentando sulla scia della pubblicazione di dati che indicano un calo delle scorte statunitensi.
A conferma di ciò, si noti come l’American Petroleum Institute (API) abbia stimato come la scorsa settimana le rimanenze di greggio siano diminuite di 5,0 milioni di barili (mb), con una flessione delle scorte di benzina di 0,8 mb e dei distillati di 1,7 mb. Le aspettative sui dati del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) parlano di una flessione ulteriore delle scorte di greggio di 3,0 mb, con quelle di benzina in calo di 2,4 mb e quelle di distillati in contrazione di 1,3 mb.
Arabia Saudita, società petrolifera prossima alla IPO
Il ministro del petrolio saudita Khalid Al-Falih ha poi confermato che l’Arabia Saudita sta riprendendo i preparativi per una potenziale offerta pubblica iniziale (IPO) di una quota del 5% del fondo della compagnia petrolifera Saudi Aramco. Secondo le voci di mercato, i lavori della IPO potrebbero accelerare nei prossimi trimestri. Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman punta ancora a una valutazione di 2 trilioni di dollari per la Saudi Aramco, e in tale ambito – evidentemente – reggere il prezzo del greggio sui target previsti sarà un elemento decisivo.
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Ricordiamo comunque come il progetto non dovrebbe prendere vigore prima del 2020 – 2021. Inizialmente i piani erano stati annunciati nel 2016 come parte del piano Vision 2030, con finalizzazione per la seconda metà del 2018.