EUR/USD a 1.1250 dopo apertura di Powell a taglio tassi

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Il cambio EUR/USD si sta dirigendo verso quota 1.1250 dopo l’apertura di Jerome Powell, il numero 1 della Federal Reserve, a tagli potenziali dei tassi di interesse di riferimento.

Analisi tecnica EUR/USD

Anche se il cross EUR/USD sta scambiando all’interno di un range ristretto, in realtà è inquadrato dentro un canale parallelo di trend al ribasso. Il primo supporto iniziale è intorno a quota 1.1195, e una volta rotto questo, il successivo si trova a 1,1180. Ancora più in basso, riteniamo che i prossimi supporti si troveranno a 1.1145 e a 1.1125.

Di contro, in caso di accelerazione rialzista, la prima resistenza importante sarà a quota 1.1235, il massimo di questa settimana. Successivamente, l’altra resistenza si trova a 1.1270, e quindi a 1.1320 e a 1.1350.

Analisi fondamentale EUR/USD

Attualmente i mercati stanno prezzando un taglio del tasso di riferimento di 25 punti base alla fine del mese, ma sono incerti sulla strada che verrà percorsa. Le aspettative di un taglio a 50 pb o di un lungo ciclo di tagli sono oggi più basse rispetto a qualche giorno fa, dopo che gli Stati Uniti hanno riportato una crescita più che soddisfacente di 224.000 posti di lavoro a giugno. La Fed potrebbe dunque non avere così tanta fretta di ridurre i tassi, se noterà che l’economia rimane su un piede di ottimismo.

Cosa succederà al cambio EUR/USD

Ma allora che cosa succederà al cambio EUR/USD? Gli scenari sono tre, e sono proprio dipendenti da quel che avverrà nel prossimo meeting FOMC.

Se Powell confermerà un taglio dei tassi a luglio, lasciando intendere che si tratterà di un’unica riduzione dei tassi per far fronte ai venti contrari globali, verrà rispettato lo scenario centrale. Il dollaro USA dunque non dovrebbe muoversi in modo significativo.

Fin qui, lo scenario di base. C’è poi la possibilità che si verifichi uno scenario marginale, ovvero che non vi sia alcun taglio: si tratta di uno scenario che potrebbe scaturire nel caso in cui la Fed si renda conto in fin dei conti il quadro dell’economia è piuttosto roseo e, dunque, non vi sia nessuna necessità di dare seguito a un taglio dei tassi. In questo caso, il biglietto verde potrebbe salire e la coppia EUR/USD potrebbe crollare. I recenti dati economici e la tregua commerciale sostengono tale approccio.

Vi è poi il terzo scenario, ovvero l’ipotesi in cui Powell esprima preoccupazione per le relazioni commerciali e per l’inflazione contenuta, aprendo la porta a diversi tagli di interesse. In questo caso la coppia EUR/USD potrebbe schizzare verso l’alto in seguito a questo approccio da colomba. Si tratta però di uno scenario minoritario, anche perché il presidente Donald Trump ha intensificato le sue critiche nei confronti della Banca centrale, agendo in maniera sempre più pressante e chiamandola a tagliare i tassi e affermando che “non sa cosa sta facendo”.

Intanto, da questa parte dell’Oceano Atlantico i funzionari della Banca Centrale Europea hanno ribadito la loro preoccupazione per la bassa inflazione e la scarsa crescita economica in vista della decisione della BCE del 25 luglio.