Introduzione allo Scambio di Valute
Il mercato del Foreign Exchange è articolato su diversi livelli di azione da parte degli utenti. Una regola è però valida a livello globale: al suo interno le transazioni tra forex traders vengono condotte rigorosamente su coppie di valute standard ben precise.
Queste coppie sono denominate “currency pairs”, termine inglese che traduce letteralmente la definizione italiana appena citata, cioè “coppie di valute”.
Il meccanismo è più semplice di quanto possa apparire a prima vista. Il Forex trader decide di effettuare una transazione di vendita per la quale deve scegliere una coppia di valute estere sulla quale operare.
A questo punto, quando tutte le fasi appena evidenziate saranno state completate, l’investitore potrà tradare e vendendo la valuta della coppia scelta dovrà comprare la seconda valuta della pairs in questione.
Per chiudere la sua pozione, però, dovrà portare a termine una seconda operazione uguale e contraria rispetto alla prima.
Facciamo un esempio per comprendere meglio questo procedimento. Un forex trader decide di operare sulla coppia EUR/USD: se decide di acquistare Euro dovrà per forza vendere i Dollari e viceversa, se decide di acquistare i Dollari dovrà per forza vendere gli Euro.
Per chiarire ulteriormente il concetto di compravendita su coppie di valute possiamo dire che, se inizialmente il forex trader ha venduto, nella seconda fase dovrà tassativamente acquistare, per poi ripete l’operazione all’inverso.
Quando all’interno del mercato dei cambi esteri ci troviamo di fronte ad una sequenza di caratteri composta da tre lettere, una barra ed altre tre lettere, stiamo leggendo il nome abbreviato di una coppia di valute, o currency pairs.
La prima valuta della pairs viene sempre chiamata “base currency” oppure, in italiano, “valuta base” mentre la seconda valuta della pairs viene indicata con il nome di “counter currency”, in italiano, “valuta contatore” o ancora come “quote currency”, in italiano, “valuta quotata”.
Come abbiamo già visto, ogni transazione prevede la scelta di una coppia nel cambio valute ed ha sempre due direzioni di azione, uguali ma opposte tra loro. La prima di acquisto e la seconda di vendita, o viceversa, la prima di vendita e la seconda di acquisto.
In sostanza se un investitore apre una posizione acquistando 200.000 EUR/USD, dovrà per forza chiudere la posizione vendendo 200.000 EUR/USD.
Ma come è possibile effettuare transazioni, calcolare perdite e profitti, valutare le condizioni del mercato, se il Forex è sprovvisto di una sede fisica? Ebbene, la risposta è semplice: tutto ciò, i piazzamenti degli ordini, i monitoraggi delle condizioni di mercato, il calcolo delle perdite e dei profitti, e molto ancora avviene rigorosamente per via telematica.
Questo è possibile grazie alle ormai aggiornate ed efficienti piattaforme di trading offerte dai forex broker online. L’investitore “comunica” con il mercato Forex tramite una semplice interfaccia.
Per aprire una posizione di trading, per esempio, il forex trader può controllare le condizioni del mercato, aggiornate al secondo, decidere di piazzare un ordine, quantificarne l’importo, scegliere una coppia sulla quale agire, ed il gioco è fatto.
Con un semplice clic del mouse l’ordine viene piazzato e allo stesso modo può essere chiuso. Se le previsioni dell’investitore si avvereranno, i profitti potranno essere calcolati in pochi secondi e monetizzati.
Tutto quello che devi sapere sullo Scambio di Valute
Per semplificare il discorso sulle coppie di valute fatto fino ad ora, concludiamo dicendo che ad ogni transazione sul Forex online corrisponde un’operazione di questo genere: acquistando una specifica valuta scelta dall’investitore, contemporaneamente se ne vende un’altra, abbinata alla prima da coppie, o currency pairs, predefinite. Queste currency pairs “standard” sono limitate.
Eccone alcuni esempi di currency pairs, tra le maggiori tradate ogni giorno dalle migliaia di forex trader online:
Iniziamo con la coppia AUD/USD ovvero Dollaro Australiano versus Dollaro Statunitense conosciuta anche come “Aussie Dollar”.
Lo stesso avviene per altre currency pairs molto usate come le coppie CHF/JPY Franco Svizzero versus Yen giapponese e GBP/CHF ovvero Sterlina inglese versus Franco Svizzero soprannominate rispettivamente “Swiss Yen” e “Sterling Swiss”.
“Sterling Yen” e “Cable” sono invece i nomi in gergo dati alle coppie di valute GBP/JPY ovvero Sterlina inglese versus Yen Giapponese e GBP/USD cioè Sterlina inglese versus Dollaro americano.
Vediamo ora le currency pairs legate all’Euro, la moneta ufficiale dell’Unione Europea: la coppia EUR/USD, Euro versus Dollaro statunitense, in linguaggio tecnico è denominata “Euro”; la coppia EUR/GBP , Euro versus Sterlina Inglese, è denominata “Euro Sterling”; la coppia EUR/JPY, Euro versus Yen Giapponese è detta “Euro Yen” ed infine la coppia EUR/CHF, Euro versus Franco Svizzero, in linguaggio tecnico è conosciuta come “Euro Swiss.”.
Altri soprannomi molto utilizzati in ambito finanziario sono poi quelli relativi alle coppie che hanno tra i loro componenti il dollaro statunitense: le currency pairs NZD/USD, Dollaro neozelandese versus dollaro americano, USD/JPY, dollaro statunitense versus Yen giapponese, USD/CHF, dollaro statunitense versus Franco svizzero e USD/CAD, Dollaro statunitense versus dollaro canadese, sono chiamate anche, rispettivamente, “New Zealand Dollar” o “Kiwi”, “Dollar Yen”, “Dollar Swiss”o “Swissy” e “Dollar Canada” o “C-Dollar”.