Mercati finanziari, quanto si protrarrà la spinta rialzista?

Mercati finanziari

Dopo un secondo semestre del 2018 a dir poco spaventoso, con tutti i mercati in forte flessione, il 2019 è stato, fin qui, particolarmente foriero di soddisfazioni per i risparmiatori, indipendentemente dalla loro attitudine, alta o bassa che sia, al rischio. Dopo il consistente storno dello scorso anno, causato, in primis, dalla spirale della guerra dei dazi commerciali imposti dall’amministrazione Trump alla Cina, poi rivelatesi meno consistenti di quanto originariamente preventivato, i mercati azionari hanno fatto segnare dei rialzi decisamente importanti.

Un 2019 fin qui scintillante: mercati obbligazionari ed azionari registrano progressi

Oltre all’applicazione di dazi meno gravosi da parte degli Stati Uniti verso la Cina, una grossa spinta ai mercati azionari è stata fornita dalle banche centrali più influenti: la BCE ha deciso, in virtù di un sensibile rallentamento della crescita economica dell’area  €uro, di tagliare ulteriormente i tassi sui depositi (da -0,40% a -0,50%) e rimettere in moto il Quantitative Easing, ovvero quella misura che, grazie all’acquisto di obbligazioni sul mercato secondario (titoli di stato inclusi), ha l’intento di drenare liquidità sui mercati per sostenere l’andamento dell’economia.

Anche la Federal Reserve non è stata a guardare, tagliando i tassi di interesse dal 2 all’1,75%. Tutte mosse che le borse, già all’inizio di quest’estate davano per scontate. Ed hanno contribuito, non poco, ad una crescita dei mercati azionari, anche in zone, come quella europea, per esempio, che non brillano certo per l’andamento della propria economia.

Le belle notizie, però, non sono arrivate solo per i detentori di titoli azionari, ovvero coloro che accettano di prendersi dei rischi maggiori. Nel nostro paese, infatti, anche i possessori dei titoli di stato, di norma meno rischiosi in quanto garantiti a scadenza, hanno potuto registrare dei sensibili guadagni, vedendo il valore dei propri BTP accrescere significativamente: non è stato casuale, di conseguenza, che molti possessori di questi strumenti abbiano deciso di andare all’incasso, registrando preziose ed importanti plusvalenze.

Anche in questo caso, il Quantative Easing di Draghi è stato un ottimo coadiuvante alla crescita dei prezzi. Ma non è stato l’unico. Anche il mutato scenario politico italiano, infatti, ha rasserenato gli investitori finanziari, che hanno deciso, grazie anche rendimenti all’epoca stuzzicanti se paragonati ad altri titoli free-risk, di allocare parte delle proprie risorse in titoli del debito sovrano del Belpaese.

Correzione alle porte?  Il trading online valido alleato nelle operazione short

Dopo 10 mesi strepitosi, in cui, fondamentalmente, i principali mercati hanno macinato preziosi guadagni, cosa è lecito attendersi nei prossimi mesi? La sfera di cristallo, purtroppo, non è in dotazione ad alcun esperto in materia finanziaria. E fattori come l’imprevedibilità e l’imponderabilità, sono, di fatto, incalcolabili. Tuttavia, dopo un periodi di forti rialzi, è possibile che, nelle prossime settimane, si assista ad una correzione, seppur lieve, dei mercati.

Attenzione, in ambito finanziario, correzione non equivale a storno: nel primo caso, che si potrebbe materializzare per le possibili crescenti tensioni sui dazi o a causa di un “no-deal” in ambito Brexit, i mercati accuserebbero dei ribassi di lieve entità, per poi tornare, nuovamente, a virare in maniera positiva; nella seconda ipotesi, che si tende ad escludere grazie alle già citate politiche accomodanti delle banche centrali, si assisterebbe, invece, ad una pesante fase negativa dei mercati.

In una fase, di conseguenza, che si preannuncia un po’ volatile, le operazioni  “mordi-fuggi” potrebbero rivelarsi particolarmente preziose ad incrementare e sostenere  le performance dei portafogli finanziari dei risparmiatori. Ed operare online, in tal senso, rappresenta la soluzione migliore per ottimizzare, concretamente,  il prezzo di acquisto/vendita di un titolo, oltre a beneficiare di commissioni decisamente migliori rispetto allo sportello bancario.

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