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Qual è l’errore che un trader principiante commette con più frequenza?
” Non riusciere ad accettare d’ incassare una perdita abbastanza in fretta”
La principale risorsa di ogni Trader è rappresentata dal suo Capitale Iniziale, e bisogna pertanto riuscire in tutti i modi a preservarne l’erosione e a scongiurare il fallimento.
La capacita di ridurre al minimo le perdite, ovvero di chiudere una posizione il prima possibile, è forse l’ unico metodo, l’ unico strumento che garantisca al Trader la preservazione del proprio capitale.
Un Trader deve imparare ad accattare il fatto che “LA PERDITA” fa parte del mestiere.
Il successo nel Trading, come nel resto della vita, deriva quasi unicamente dalla nostra capacità di gestione degli errori e non dal riuscire ad evitarli.
Le buone abitudini di un trader:
- Non aprire mai una posizione senza aver determinato in anticipo il livello di prezzo a cui liquidare in caso di perdita la posizione.
- Rispettare rigorosamente gli stop predefiniti.
- Eventualmente, se si dovesse riscontrare eccessiva difficoltà nel liquidare una posizione sugli stop, bisogna provare ad acquisire l’ abitudine di chiuderne almeno la metà.
N.B.
Una posizione in perdita, sfuggita al nostro controllo è come un vero e proprio virus che va ad intaccare le nostre capacità mentali e fisiche, nell’operazione stessa ed in quelle successive.
L’obiettivo di ogni Trader di breve termine è sicuramente quello di ACCUMULARE PROFITTI.
La maggior parte dei Trader vengono spinti ad operare sui mercati dalla voglia d’aumentare in modo pressoché illimitato la propria ricchezza.
In poche parole, la principale motivazione che induce a fare trading è la voglia di guadagnare, GUADAGNARE MOLTO.
Bene, fino a qui non c’è assolutamente niente di male o di sbagliato.
Il vero problema sorge durante l’operatività.
Una volta aperta una posizione, il continuare a pensare costantemente al denaro è una cosa alquanto negativa.
Proviamo a vedere il concetto più nel dettaglio.
Monitorare costantemente l’ entità del guadagno o della perdita si rivela molto controproducente, in quanto influisce direttamente sulla gestione della posizione.
“Contar Soldi” non soltanto fa aumentare la PAURA, ma alimenta l’ INCERTEZZA e in qualche modo distoglie l’ attenzione dalla corretta applicazione della tecnica di gestione prescelta.
Un Calcolo Molto Semplice:
PAURA + INCERTEZZA = ERRORE
In Ultima Analisi deve essere invece la gestione corretta della posizione a determinare l’ entità del profitto.
L’ Abitudine di concentrarsi troppo su quello che si sta guadagnando o perdendo è un errore molto comune ai trader che non guadagnano molto spesso.
La Paura di perdere crea uno SQUILIBRIO EMOTIVO che spesso conduce all’ AUTODISTRUZIONE.
Alcuni consigli per un aspirante Trader
- Per ogni operazione bisogna stabilire due possibili livelli d’ uscita per liquidare l’ intera posizione. STOP LOSS & TARGERT PROFIT
- Liquidare la posizione solo e unicamente se il titolo raggiunge uno di questi due livelli d’ uscita, a seconda di quale viene colpito prima.
Un Trader, come è risaputo si troverà ad affrontare molti ostacoli lungo il suo percorso verso il SUCCESSO.
Ogni giorno è costretto ad analizzare (consciamente e non) una miriade incalcolata d’ informazioni provenienti da svariate parti.
La parte più difficile sta nel riuscire a capire e determinare quali di queste informazioni possano avere un valore e quali invece siano completamente insignificanti. Oltre a questo, il passo successivo, per un Trader è quello d’imparare a gestirle con il massimo autocontrollo, poiché i demoni psicologici che albergano nella mente sua costituiscono una minaccia assai pesante.
Uno dei maggiori problemi che si possono riscontrare in questa fase è l’ incapacità di passare all’ azione.
Analizziamo ora il tutto nel dettaglio.
INCAPACITA’ DI PREMERE IL “GRILLETTO”
Quante volte avremmo voluto acquistare un titolo ma abbiamo rimandato la decisione per aspettare una piccola conferma?
Quante volte abbiamo rinunciato ad un grosso guadagno semplicemente perché dopo una serie di perdite abbiamo esitato?
Quante volte abbiamo pensato ed esitato, prendendoci del tempo per poi rimanere completamente paralizzati?
Ti è mai capitato?
VEDIAMO DI CAPIRNE DI PIU’!
Il principale colpevole di questi tristi scenari è semplicemente il DESIDERIO DI CERTEZZE, ovvero il bisogno di saperne di più.
E’ naturale cercare elementi di conferma prima di passare all’ azione, tentare di essere sicuri al cento per cento.
Il punto è che vengono premiati i Trader capaci d’ agire intelligentemente senza avvertire il bisogno d’ ulteriori informazioni. Il mercato reagisce agli eventi anticipatamente, e dunque sentire la necessità di approfondire le notizie equivale a trovarsi SEMPRE IN RITARDO, e solitamente dalla PARTE SBAGLIATA del mercato stesso.
“Una volta compresa fino in fondo l’ importanza di agire nell’ incertezza si diventa ATTORI dei grafici e non semplici loro SPETTATORI.
In conclusione, un trader non si può permettere il lusso della certezza o dell’approfondimento ma deve imparare a muoversi nell’ incertezza.
Ecco ancora alcuni suggerimenti
Rinuncia PER SEMPRE ad acquistare o vendere un titolo in funzione delle notizie.
- Prendi ogni singola decisione d’acquisto o di vendita in base ai grafici, distaccandoti freddamente dalle notizie che troppo spesso possono essere illusorie.
- Qualora ti accorgi d’esitare ad aprire una posizione per il desiderio di sapere qualcosa in più, fermati un istante e domanda a te stesso: “Sto cercando qualcosa che mi serva per operare o soltanto per sentirmi a mio agio?”.
Il percorso di studi che deve affrontare un aspirante Trader è sicuramente molto impegnativo. Fare TRADING sui mercati finanziari è una professione vera e propria e da molti viene considerata anche una tra le più impegnative al mondo.
Durante il proprio percorso di propria crescita il Trader deve sviluppare una propria strategia d’ investimento (o se vogliamo di speculazione), una strategia BEN DEFINITA e dettata da Regole Ferree e Precise.
In NESSUN modo deve essere lasciato qualcosa in Mano al Caso e alle Emozioni.
Uno dei primi ostacoli da dover superare è la scelta dell’ ORIZZONTE TEMPORALE, ovvero il cosidetto “TIME FRAME” sul quale iniziare a mettere i primi solidi mattoncini per la costruzione di una propria operatività.
Questa scelta non è affatto immediata come potrebbe inizialmente sembrare.
E’ un discorso puramente soggettivo dettato da una fusione di svariati microfattori fattori (… Credenze, Studi, Aspetti Psicologici, Emotività).
Si potrebbe tranquillamente azzardare a dire che la scelta di un “TIME FRAME” che si pennelli perfettamente sulla propria personalità e psicologia è una di quelle cosa che può determinare il fatto di essere Trader Vicenti o meno.
In Borsa esistono una miriade di OPERATORI, tutti con le proprie idee (il più delle volte contrastanti).
Tutti con il proprio modo di Leggere il Mercato.
Di conseguenza vi sono svariate Macro Categorie di Operatori:
- Trader di Brevissimo Termine (Operano in un intervallo compreso tra qualche secondo a qualche minuto).
- Trader di Breve Termine (Operano in un intervallo compreso tra pochi pochi minuti ad alcuni minuti)
- Trader di Medio Termine (Operano in un intervallo compreso tra minuti ed ore)
- …… e via così dicendo fino ad arrivare a Time Frame lunghi che possono spaziare tranquillamente da qualche Mese a Qualche Anno.
E Tu che Trader sei?
TORNIAMO AL NOSTRO PECCATO CAPITALE.
Uno errore molto comune e molto diffuso tra i Trader Professionisti è quello d’aprire una posizione su un determinato Time Frame e di chiuderla su un altro.
Il tutto NON dovuto da una strategia precisa ma da una scelta irrazionale.
Proviamo a Chiarire il Tutto con un Esempio Pratico.
Un Trader compera un certo titolo (es. Long 1000 pezzi Fiat) con l’idea di sfruttare potenzialmente un movimento di breve termine.
Se il titolo però NON si muove nella direzione preventivata in un determinato ambito di tempo, il Trader invece di liquidare la posizione in perdita (Stop Loss) decide di “ristrutturare” la strategia su un Time Frame superiore per poter tenere aperta la posizione.
Ed ora Ditevi la Verità! Vi è mai capitato?
Razionalmente ed a mente fredda tutti riusciamo a capire che questo comportamento non ha nulla di logico, in realtà all’ atto pratico questo capita molto spesso.
Ma di cosa si tratta?
Semplicemente è dovuto dal fatto di NON voler ammettere a sé stessi d’aver sbagliato.
Finché non viene chiusa una posizione, la perdita non sembra reale (si tratta di una Distorsione Cognitiva del nostro cervello).
Considerazioni: Cambiare Time Frame può essere visto solo come un gesto di codardia, una strategia per alleviare la sofferenza del momento.
Le buone abitudini:
- Una volta aperta una posizione su un determinato time frame, individuare con cura i due livelli d’ uscita (stop loss e Take profit) sullo stesso time frame
- Non modificare MAI lo stop loss con l’intento di RESISTERE al MERCATO.